Trasferimento d’azienda e appalti
Presente l’Autore, Marco Cuttone, è stato presentato lo scorso 7 aprile a Salerno – a margine dei lavori della Assemblea Nazionale della Fondazione – il Nono Volume della “Collana Massimo D’Antona, Lavoro e Diritto” dal titolo "Trasferimento d’azienda e appalti, problematiche aperte e possibili evoluzioni".
«La fattispecie del trasferimento d’azienda e degli appalti – ha detto Marco Cuttone, presentando la sua opera in occasione dell’incontro di Salerno – rappresenta un tema di centrale attualità e di immediato risvolto pratico per cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni o, ancor meglio, nel rapporto tra cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni».
«L’estensione del perimetro di applicazione della fattispecie sul trasferimento d’azienda o di ramo d’azienda – ha proseguito Cuttone – ha conosciuto nell’ordinamento italiano un percorso accidentato che ha determinato, e continua a determinare, dei ritardi rispetto al quadro normativo euro-unitario e alle conclusioni della giurisprudenza comunitaria».
«L’opera – ha aggiunto ancora l’Autore – mira a delineare il raggio d’applicazione della fattispecie e ad evidenziarne i profili di connessione con la disciplina sugli appalti. I primi due capitoli del volume approfondiscono l’evoluzione normativa eurounitaria e nazionale sul trasferimento d’azienda evidenziando le distonie tra, da un lato, il percorso e le conclusioni della Corte di Giustizia Europea, e dall’altro gli approdi normativi e giurisprudenziali dell’ordinamento italiano. Il terzo capitolo approfondisce, sul versante astratto, le interconnessioni giuridiche tra gli appalti c.d. labour intensive e la fattispecie di trasferimento d’azienda evidenziando che il concetto di entità economica trasferita fondante la fattispecie dovrebbe sussistere anche laddove, in settori ad alta intensità lavorativa (attività di carattere “immateriale” con substrato “materiale” minimo o assente), a esser trasferiti non sono i beni materiali ma un insieme organizzato di lavoratori che svolgono congiuntamente una determinata attività lavorativa assicurando in tal modo l’esecuzione di un servizio unitario».
«Il quarto e ultimo capitolo – ha concluso Marco Cuttone – esamina un peculiare caso giurisprudenziale avvenuto nella Città di Catania, il c.d. “Caso Multiservizi” che ben evidenzia i limiti esistenti nell’ordinamento italiano relativamente al riconoscimento della fattispecie di “trasferimento d’azienda” o “trasferimento di ramo d’azienda” nella successione di un appalto labour intensive con trasferimento integrale delle maestranze dal primo al secondo appaltatore. Il caso in questione evidenzia le remore giurisprudenziali a riconoscere la sussistenza della fattispecie in assenza di trasferimento di beni materiali evidenziando gli aspetti problematici nell’interconnessione tra trasferimento d’azienda e appalti».
Ha quindi preso la parola Fabrizio Di Lalla il quale, a nome del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Prof. Massimo D’Antona, ha esternato la viva soddisfazione per la nuova pubblicazione di un nuovo libro della Collana Massimo D’Antona, Lavoro e Diritto sottolineando, in modo particolare, come «il saggio di Marco Cuttone approfondisce un tema di grande interesse nell’ordinamento giuslavoristico nazionale e della Comunità Europea».
«L’interconnessione tra la disciplina sul trasferimento d’azienda e quella sugli appalti – ha detto ancora Di Lalla – va al di là del puro interesse scientifico, contenendo elementi di pratica utilità. L’autore, infatti, in questo suo lavoro ricostruisce in modo sistematico la complessa normativa della disciplina consentendo di approfondirne al contempo tutti i riflessi pratici. Il lavoro di Marco Cuttone fornisce al lettore una conoscenza completa della disciplina sovranazionale e nazionale del trasferimento d’azienda permettendogli nella parte finale di approfondire criticamente i collegamenti tra la normativa sul trasferimento d’azienda e la fattispecie degli appalti labour intensive attraverso la disamina di un caso pratico».
«L’originalità del contributo – ha proseguito Di Lalla – si rivela soprattutto nelle modalità con le quali, attraverso la disamina e l’analisi critica delle decisioni della giurisprudenza giuslavoristica locale, vengono approfondite le discordanze e le incompatibilità della normativa nazionale sugli appalti, e in particolare la previsione dell’art. 29 della legge Biagi, rispetto all’impianto normativo comunitario e soprattutto alle conclusioni fornite dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea. L’autore, infatti, con dovizia e precisione, evidenzia il ritardo dell’ordinamento italiano e della giurisprudenza giuslavoristica, nel riconoscere la sussistenza della fattispecie di “trasferimento d’azienda” o “trasferimento di ramo d’azienda” in presenza del trasferimento di un gruppo di lavoratori in attività c.d. labour intensive, a prescindere dal trasferimento di un substrato di beni materiali».
«La collana, dunque, dedicata a Massimo D’Antona – ha concluso Di Lalla – di cui la nostra Fondazione porta con orgoglio il suo nome, si arricchisce di questo nuovo volume, nell’edizione grafica aggiornata già sperimentata e molto gradita dai lettori, lungo il sentiero tracciato per dare un contributo di conoscenza in un settore come quello del lavoro, così importante dal punto di vista economico e soprattutto sociale».
Come di consueto, il libro di Marco Cuttone viene distribuito gratuitamente, agli Uffici centrali e periferici del Ministero del Lavoro, alle Associazioni datoriali ed alle Organizzazioni sindacali, ai Componenti degli Organi della Fondazione, nonché ai partecipanti alle iniziative convegnistiche, organizzate periodicamente dalla Fondazione, sul tema del "Diritto del lavoro e della legislazione sociale”.
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