Anno X - N° 54

Rivista on-Line della Fondazione Prof. Massimo D'Antona

Novembre/Dicembre 2022

Rivista on-Line della Fondazione Prof. Massimo D'Antona

Anno X - N° 54

Novembre/Dicembre 2022

Un nuovo patto per il Lavoro su Salute e Sicurezza


di Alessandro Mauriello [*]

Alessandro Mauriello 54

Mauriello 54 1Nella Grande Trasformazione del Lavoro in atto nei processi produttivi, il quadro dei macro-fenomeni non si compone soltanto dei temi transizione digitale ed ecologica, oggi fortemente discussi nei maggiori consessi europei e internazionali in ambito sindacale e manageriale, ma anche di un tema dirimente ed estremamente connesso all’organizzazione del lavoro: quello inerente Salute e Sicurezza sul Lavoro.

In questo senso, va la Piattaforma unitaria presentata a ottobre da Cgil, Cisl, e Uil per addivenire ad una “Strategia Nazionale di Prevenzione e Protezione”, sulla base di un documento denominato “Patto per la Salute e per la Sicurezza sul Lavoro”.

Su quanto sopra, il 13 dicembre alle ore 15 presso la Sala Conferenze dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro si è svolto un importante convegno, organizzato dalla Fondazione prof. Massimo D’Antona e dalla Fondazione Bruno Buozzi, dal titolo “Un Nuovo Patto per Il Lavoro su Salute e Sicurezza” con relatori di rilievo come Matteo Ariano, presidente della “Fondazione prof. Massimo D’Antona onlus”, Giorgio Benvenuto, presidente della “Fondazione Bruno Buozzi” e i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil con delega sulla materia, Francesca Re David, Angelo Colombini e Ivana Veronese, con la presenza del direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, prof. Bruno Giordano.

Il presidente della Fondazione D’Antona Matteo Ariano ha aperto i lavori del seminario, introducendo molteplici temi:

  • la costituzione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro e la sua implementazione;
  • l’auspicio di un maggior coordinamento di competenze in materia di vigilanza tra i vari soggetti coinvolti sul tema;
  • un chiarimento sul ruolo delle organizzazioni sindacali, sui luoghi di coordinamento nei quali operano;
  • ulteriore chiarimento sulle funzioni dell’INAIL, e sul bisogno di una maggiore capacità da parte di questo di fare progettazione e formazione per una nuova cultura della sicurezza;
  • l’urgenza di potenziamento degli organici degli Enti coinvolti, guardiamo per esempio ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl o allo stesso Ispettorato;
  • l’introduzione nelle scuole superiori di Salute e Sicurezza come materia di studio.


Dopo l’articolata introduzione del presidente Ariano, è intervenuta la segretaria Uil nazionale Ivana Veronese, mettendo sul tavolo questioni specifiche della piattaforma unitaria:

“In prima istanza condivido molti dei contenuti esposti dal presidente Ariano, e in questo percorso dovremmo, con una spinta forte, varare investimenti per una programmazione pluriennale attraverso il Pnrr e i fondi europei”. Veronese ha poi avanzato una serie di proposte: “Agire sull’operatività degli organismi nazionali competenti alla SSL, sull’addestramento e sulla formazione degli operatori coinvolti, sul potenziamento in termini di azione e perimetro delle figure degli RLS e dell’RLST, con un uso più efficace dell’Anagrafe di questi ultimi presso gli uffici dell’INAIL, rafforzare la contrattazione come strumento fondamentale per declinare le misure di prevenzione protezione nel contesto lavorativo”.

Mauriello 54 3All’interno del dibattito il direttore dell’INL, il prof. Bruno Giordano, un passato da magistrato anti-caporalato, si è soffermato sulla complessità dei modelli organizzativi, oltre che sugli aspetti normativo/procedurali: “Anche io ringrazio le Fondazioni e gli intervenuti di oggi. La fotografia del mondo produttivo e del mondo del lavoro in termini di numeri sul fenomeno è alquanto preoccupante per le morti, per le malattie professionali, per gli infortuni, per i numeri ancora altissimi ma anche per il deficit strutturale di cultura civica sul tema salute e sicurezza, con una imperante illegalità diffusa nel mondo delle aziende e nel sommerso che sfugge.

Dobbiamo, oltre che fare una azione repressiva, innovare su una nuova cultura della legalità e della sicurezza, che deve andare oltre i posti di lavoro ma entrare nelle scuole che ospitano i lavoratori e gli imprenditori di domani, contrastando il costo sociale dell’illegalità. Il cambio di paradigma richiamato pocanzi sta già avvenendo, poiché il legislatore ha modificato l’articolo 41 della nostra Carta.

Poi vi possono essere strumenti come la costituzione di una Procura Nazionale inerenti i reati sul lavoro, il cambiamento portato dal Decreto 146 sulle competenze dell’Ispettorato”.

In seguito, è intervenuta la segretaria Cgil nazionale Francesca Re David, sulla necessità di un “cambio di paradigma” rispetto al tema Salute e Sicurezza sul Lavoro, con un reale sostegno alla contrattazione e alla formazione in materia di prevenzione: “Ringrazio gli organizzatori e chi ci ospita. Iniziamo con il superare le condizioni di precarietà, di appalto e subappalto che creano una oggettiva subalternità nei lavoratori. È necessaria la stabilità e insieme valorizzare ulteriormente il ruolo dei delegati e degli RLS, per esempio non reintroducendo i voucher e dare obbligo di una “patent box” alle imprese operanti nella pubblica amministrazione e nel mondo degli appalti. Il tema Salute e Sicurezza sul Lavoro deve divenire opportunità per i nostri lavoratori di co-progettazione, di miglioramento delle condizioni dei luoghi di lavoro, insomma un nuovo protagonismo nell’organizzazione del lavoro, nelle piattaforme produttive, e di allargamento dei diritti, guardando alle vecchie forme e alle nuove di disuguaglianze sui posti di lavoro, dal metalmeccanico ai servizi fino ad arrivare ai rider.”

Per la parte sindacale ha concluso il segretario Cisl nazionale Angelo Colombini , che muove dalla prospettiva di un “nuovo modello di sviluppo”, esplicando la piattaforma: “Noi come attori del sistema, dobbiamo fare la nostra parte e insistere con le aziende che fare investimenti sostenibili e sulla salute delle persone è conveniente in termini di assetto sociale, ma anche di impatto economico. Investire sulla formazione, per esempio tecnica come ITS nelle filiere industriali innovative, fa crescere il Paese e il sistema economico sociale, lo dico con cognizione di causa poiché vengo da quel mondo, avendo diretto alcune categorie fortemente sensibili a queste questioni. Il tema delle competenze è estremamente centrale per le PMI, che sovente non hanno le skill per gestire i processi connessi all’innovazione industriale, e alla sicurezza del lavoro”.

A fine lavori l’intervento del presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Giorgio Benvenuto, dirigente sindacale italiano ed europeo di lungo corso, inoltre Civil Servant del Paese per molti anni, con una lucida analisi sull’attuale momento politico sindacale: “Ringrazio in prima istanza il direttore Bruno Giordano, i tre Segretari qui con noi, il presidente Ariano per aver insistito a questa discussione. Con la piattaforma unitaria, il Sindacato ritorna a essere un attore dialogante con la parte politica, per richiedere le riforme necessarie al paese non solo sul tema salute e sicurezza, ma su cuneo fiscale, sviluppo economico, politiche antidumping, tassazione.

Mauriello 54 2Il lavoro deve ritornare al centro dell’Agenda politica, contro la finanziarizzazione dell’economia, contro la frammentazione del mondo del lavoro, e contro lo svilimento del “Valore Lavoro”.

Va ridiscusso il ruolo dell’INAIL, gli stanziamenti per i progetti inerenti alla sua mission, come il ruolo di indirizzo del Sindacato. Ma è possibile – ha concluso Benvenuto – non spendere circa 34 miliardi di euro per le proprie attività?”.

I driver organizzativi e tecnologici dipingono un quadro di discontinuità teorica sul mondo del lavoro, trasformando i processi produttivi delle imprese industriali e rendendo necessari “resilienza e partecipazione cognitiva” (L. Tronti) per i nuovi lavoratori, in termini di creatività/azione, anche sull’intervento organizzativo in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro. Quadrato Rosso

[*] Ricercatore in storia sindacale e sociologia del lavoro presso la Fondazione Bruno Buozzi

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