Dopo lo sciopero tenutosi il 12 dicembre dello scorso anno, tutte le Organizzazioni Sindacali dell’Ispettorato nazionale del Lavoro (FP CGIL - CISL FP - UILPA - FLP - CONFINTESA FP – CONFSAL UNSA - USB P.I.) hanno proclamato una nuova giornata di mobilitazione per il prossimo 30 ottobre 2023.
Le questioni sul tappeto poste a base della rivendicazione sono così sintetizzate:
Rispetto al problema del finanziamento del Fondo Risorse Decentrate 2022 inserito nella vertenza e sul welfare integrativo, il 12/10 scorso si è svolto un incontro con i rappresentanti dell’Amministrazione durante il quale è stata presentata alle OO.SS. una prima bozza di ipotesi di accordo sul FRD 2022 con, al suo interno, l’introduzione degli istituti legati alla erogazione dei benefici assistenziali per le annualità 2021 e 2022; la riunione è stata aggiornata al 19 ottobre data in cui i sindacati valuteranno la sottoscrizione della proposta.
Intanto, sui problemi posti alla base dello sciopero, martedì 17 ottobre il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha incontrato le OO.SS.; l’incontro si è concluso con un nulla di fatto e i Rappresentanti dei lavoratori hanno emesso in serata un comunicato il cui titolo non dà scampo: TANTE PROMESSE, NIENTE FATTI: E NOI ANDIAMO AVANTI!
Insomma, con la vertenza avviata dalle OO.SS. mentre da una parte pare che la proclamazione dello sciopero sia riuscita a smuovere il Palazzo, tuttavia, dall’altra (al momento in cui andiamo in pubblicazione) i rappresentanti sindacali hanno riconfermato l’invito a “colleghe e colleghi a continuare con la mobilitazione, indicendo assemblee, inviando i relativi verbali e programmando i presidi dinanzi alle Prefetture per il 30 ottobre: la convocazione è certamente un segnale di attenzione dopo tanto tempo di totale disinteresse, ma di certo non può determinare alcun arretramento.”
Per quel che ci riguarda, abbiamo il dovere di precisare che la Rivista Lavoro@Confronto – con tutta la dirigenza della Fondazione Prof. Massino D’Antona E.T.S. – segue con attenzione e solidarietà la vertenza del personale INL sia perché, ricordiamo, la Fondazione è stata costituita a seguito di un accordo stipulato fra il Ministero del Lavoro e le OO.SS. del Ministero stesso, ma anche perché la Rivista è impegnata sullo studio e sullo sviluppo del diritto del lavoro e della legislazione sociale e che i lavoratori dell’INL sono fra quelli più impegnati nell’attuazione delle leggi sul lavoro, a partire da quelle che prevedono il rispetto dei diritti dei lavoratori.
[*] Direttore Esecutivo della Fondazione Prof. Massimo D’Antona
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