Annno XII - n° 65

Rivista on-Line della Fondazione Prof. Massimo D'Antona

Settembre/Ottobre 2024

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Annno XII - n° 65

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La “Carta di Lorenzo”: formazione e istruzione per la sicurezza nei luoghi formativi e di lavoro


di Alessia Rosolen [*]

Alessia Rosolen 65

Un manifesto sulla sicurezza in ambito formativo


Carta Di LorenzoLa “Carta di Lorenzo” nasce dalla volontà della famiglia di Lorenzo Parelli – studente diciottenne di un istituto professionale di Udine, vittima nel 2022 di un incidente durante il periodo di formazione in azienda – e dell’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, con il contributo di rappresentanti delle organizzazioni datoriali, delle organizzazioni sindacali, degli istituti scolastici e degli enti di formazione. In seguito è stata sottoscritta da un numero sempre più vasto di Istituzioni, scuole, associazioni datoriali, associazioni dei lavoratori, nonché dalla Conferenza delle Regioni; tutti mossi dalla forte convinzione che la sicurezza nei luoghi di lavoro sia un percorso che deve nascere dalla conoscenza di doveri e diritti sin dai banchi di una scuola che deve prontamente mettersi al passo con i tempi della rivoluzione industriale più veloce di sempre. Una rivoluzione che spinge l’intera comunità a fare fronte al cambiamento dei bisogni e dei paradigmi della società, al cambiamento del mondo del lavoro, al cambiamento delle esigenze formative e, conseguentemente, al cambiamento dei rischi e delle responsabilità.

Partendo da questi presupposti rimane la consapevolezza che lo studente è un giovane in formazione, che deve essere considerato non un lavoratore esperto ma una persona con difficoltà e bisogni formativi specifici legati al contesto aziendale.

La “Carta di Lorenzo”, redatta nel gennaio del 2023, a un anno dalla scomparsa di Lorenzo, non è solo un doveroso atto di memoria nei confronti del giovane, quanto piuttosto un vero e proprio impegno che enuncia principi e richiama l’obiettivo comune di creare una rete di formazione e lavoro più sicura per la promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro diffusa, partecipata e consapevole.
Da qui la necessità di azioni per implementare la sicurezza durante i periodi di formazione in azienda e l’esigenza di rendere evidenti le responsabilità che ciascun componente della comunità assume in relazione al proprio ruolo e ai propri compiti. La “Carta di Lorenzo” mette quindi in luce, operativamente, la necessità di un costante collegamento tra studente e tutor scolastico, e tra il tutor scolastico e quello aziendale, nonché di una specifica e attenta sensibilizzazione di queste figure.


La formazione sulla sicurezza in ambito scolastico nella legge regionale in materia di istruzione


La spinta innovatrice determinata dalla “Carta di Lorenzo” si inserisce nel solco di riflessioni e percorsi che la Regione Friuli Venezia Giulia ha intrapreso da tempo: non è sufficiente, a tal fine, il pur imprescindibile rispetto formale delle disposizioni poste dalla normativa nazionale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; occorre anche operare per la diffusione e la promozione della “cultura e della formazione in materia di sicurezza” e occorre farlo anche al di fuori dai contesti propriamente produttivi, rivolgendosi in particolare agli ambiti scolastici, formativi ed educativi.

Con la profonda consapevolezza che la sicurezza sul lavoro si fonda sulla prevenzione, principalmente veicolata tramite attività di informazione, formazione e sensibilizzazione – in primis nei contesti scolastici e formativi – l’Amministrazione regionale ha fortemente voluto l’introduzione all’interno della propria legge in materia di istruzione, già nel 2018, della formazione sulla sicurezza in ambito scolastico, prevedendone l’inserimento sia nei percorsi scolastici che nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP).


Il “Protocollo sulla cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro”


Nel 2019 la Regione si è fatta promotrice di un’intesa congiunta con tutti i soggetti territoriali che si occupano della sicurezza e della regolarità delle condizioni di lavoro, a partire dagli enti cui fanno capo le competenze istituzionali ispettive e di controllo (Inail, Inps, Ispettorato del lavoro, Ufficio scolastico regionale), iniziativa aperta all’adesione di tutti i soggetti interessati. Il “Protocollo quadro di collaborazione in materia di cooperazione e scambio informativo al fine di promuovere la cultura della sicurezza e della legalità nei luoghi di lavoro” è stato sottoscritto nel gennaio 2019 da oltre una cinquantina di soggetti tra enti pubblici, parti sociali, enti bilaterali, organizzazioni di rappresentanza ed opera attraverso un “Comitato di pilotaggio”, che riunisce con cadenza almeno semestrale i rappresentanti dei soggetti sottoscrittori, costituendo una sede privilegiata di ascolto e confronto tra i soggetti che, a vario titolo, possono essere coinvolti nell’ideazione, attuazione o perfezionamento delle iniziative da realizzare negli ambiti oggetto del Protocollo. Anche in applicazione dei principi della “Carta di Lorenzo”, dal dicembre 2023 ai lavori del Comitato di pilotaggio sono invitati a partecipare i rappresentanti delle Consulte provinciali studentesche e degli studenti del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).


Il “Programma delle iniziative per la sicurezza sul lavoro”


Con l’intento di raccogliere in un unico documento tutte le iniziative promosse dall’Assessorato al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, con la collaborazione del “Comitato di pilotaggio” e di tutti gli soggetti coinvolti sul tema, è stato anche elaborato il “Programma quadro delle iniziative per il consolidamento ed il miglioramento delle attività per la sicurezza sul lavoro”, che si propone di definire il contesto di tutte le azioni messe concretamente in campo, a più livelli, per la diffusione in regione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, che non si fermi ai soli aspetti di formale adempimento delle normative sulla prevenzione. L’obiettivo è anche quello di valutare se vi siano ulteriori spazi sui cui intervenire, nella consapevolezza che la diffusione della cultura della sicurezza è una responsabilità sociale e collettiva, non riconducibile solo agli oneri, doveri e competenze dei singoli attori, ma attribuita all’insieme dei soggetti costituenti la rete sociale che sostiene il sistema. Il Programma, in costante aggiornamento ed implementazione, rappresenta una raccolta puntuale delle numerose iniziative sul tema della sicurezza, spesso realizzate in partenariato tra attori diversi, pubblici e privati, che definisce anche i soggetti attuatori e le risorse economiche (regionali, statali e comunitarie) stanziate per ciascun intervento. Il documento mette altresì in evidenza la trasversalità delle azioni sulla sicurezza che permeano tutte le politiche regionali in materia, in particolare, di lavoro, istruzione e formazione e, proprio per questo motivo, rimarca una responsabilità sociale e collettiva che non si esaurisce con normative e controlli.
Nella prospettiva di adesione ai principi della “Carta di Lorenzo”, il documento rivolge particolare attenzione a coloro che devono ancora approcciarsi al mondo del lavoro o sono impegnati nelle diverse occasioni di raccordo tra sistema dell'istruzione/formazione e mondo produttivo, come ad esempio i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO) e i tirocini formativi.


“A scuola in sicurezza”: un progetto sperimentale che diventa strutturale


Tra le azioni poste in atto a partire dai principi enucleati nella “Carta di Lorenzo”, grazie anche alla concertazione tra i vari soggetti operanti in regione, un’iniziativa concreta è rappresentata in particolare dal progetto “A scuola in sicurezza”, realizzato a partire dall’anno scolastico 2023/2024 sulla base di una sinergia tra Regione, Ufficio scolastico regionale, INAIL FVG, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine. Il progetto prevede, attraverso attività erogate da un ente di formazione accreditato e testimonianze dirette, l’organizzazione di percorsi formativi/informativi per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado della regione, al fine di formare futuri lavoratori consapevoli, favorendo l’acquisizione di competenze spendibili in futuro. Le attività si completano con quanto realizzato direttamente da INAIL FVG, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine, ognuno dei quali implementa il percorso formativo/informativo attraverso l’attivazione di specifici moduli. Considerata l’alta valenza formativa dell’iniziativa, “A scuola in sicurezza” viene replicato anche nell’anno scolastico 2024/2025.


L’importanza della formazione dei tutor formativi e aziendali


Rosolen 65 1Sempre sulla spinta di quanto contenuto nella “Carta di Lorenzo”, la Regione interviene sulla formazione in materia di sicurezza anche attraverso due Programmi Specifici finanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021/2027: in particolare, con un percorso formativo sulla responsabilità sociale d’impresa e sul welfare aziendale e con un percorso formativo per la diffusione della cultura della sicurezza. Entrambi i Programmi sono rivolti alla formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dei tutor aziendali e dei tutor degli enti di formazione, proprio con l’obiettivo di tenere fede ad uno degli impegni assunti con la “Carta di Lorenzo”: la preparazione specifica delle figure responsabili, in azienda e negli enti di formazione, della formazione e della sicurezza degli studenti coinvolti nei percorsi di stage e alternanza scuola lavoro – figure che devono collaborare in stretto raccordo tra loro per garantire un’adeguata esperienza di apprendimento per lo studente.


Un documento nazionale


Tra le principali finalità che il Friuli Venezia Giulia si era prefissato di conseguire sin dalla nascita della “Carta di Lorenzo” era la sua diffusione su larga scala, superando i confini regionali. L’obiettivo è stato raggiunto prima nel novembre del 2023, quando il documento è stato adottato, in seduta congiunta, dalla Commissione istruzione, università e ricerca e dalla Commissione lavoro e formazione professionale della Conferenza delle Regioni. È seguita poi, all’inizio del 2024, la firma da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito e, in ultimo, ad ottobre di quest’anno, la sottoscrizione di Confindustria in occasione del Consiglio Generale tenutosi a Roma, a testimoniare la volontà, da una parte, del sistema dell’istruzione e, dall’altra, del mondo delle imprese di rafforzare ulteriormente il comune impegno per la formazione e la sicurezza dei giovani coinvolti in esperienze professionali. Il richiamo, da parte del Presidente Mattarella, dell’attenzione dell’intera società sui processi che accompagnano i giovani nell'ingresso nel mondo del lavoro è un appello ad una responsabilità sociale e collettiva di tutti ed ognuno, di pubblico e privato, e ad un’azione di sistema rispetto ad un tema su cui non si deve mai smettere di lavorare. Quadrato Rosso

[*] Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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